
Il buon Massimo Camussi, che ho avuto il piacere di conoscere in questa breve ma intensa intervista, mi conferma che ci sarà un'edizione in quattro appuntamenti: 07:20 - 10:30 - 13:20 - 17:20. Quindi non ci sono scuse per i ritardatari...
Per tutti quelli che invece non abitano a Roma o nella sua provincia, inclusi ritardatari o smemorati, dal lunedì successivo potrete trovare il Giornale Radio in podcast direttamente sul loro sito.
Devo dire che mi aspettavo di peggio. Sono contento di come Raffaella Calandra e Massimo Camussi abbiano improntato la discussione e i temi trattati: con professionalità, oggettività e, soprattutto, imparzialità.
Stavolta dopo l'intervista ci siamo salutati con un "Mi aspettavo che saresti stato più duro nei confronti di Telceom". Effettivamente è una cosa che mi chiedono tutti, e non tanto per quello che riguarda eventuali contenziosi lavorativi o responsabilità individuali sulla vicenda, ma per una percezione generale di fastidio sull'eccessivo atteggiamento difensivo del presunto beneficiario di tutta quella macchina: Marco Tronchetti Provera.
Penso che sia inutile parlare male o bene di lui. Primo perchè non lo conosco, secondo perchè non è tra gli indagati, terzo perchè è leggermente più forte di me, e una vecchia regola d'oro che vige tra i ragazzi di strada consiglia di non mettersi mai contro i più forti se non sei sicuro di vincere.
Ciò non toglie che le vecchie volpi del giornalismo consiglino sempre di ignorare ciò che ti può danneggiare: ignorando la gente dimentica, e tutto rientra felicemente nella normalità. Ricordo ancora il gesto di Massimo D'Alema, all'alba dei "veleni" sui presunti fondi stranieri rintracciati dalla Kroll: «Insinuazioni risibili e indecenti». E la chiuse li'. E nessuno ne parlò più.
Poi, invece, accade che qualcun altro si sbatta talmente tanto a dichiarare la propria estraneità che il dubbio, alla fine, diventa quasi d'obbligo.
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