Saranno famosi... o almeno ci provano
La storia è sempre la stessa. Uno si aspetta che basta saper fare qualcosa per essere apprezzati, tanto il resto alla fine lo fa la rete, sia come passaparola, circuito mediatico o semplice vetrina virtuale. Il dubbio me lo sono posto quando Antonella, la mia editor, mi ha confermato che non funziona proprio così.
Non siate timidi, lo scrittore e il poeta solitario è una figura tramontata da un pezzo. Scrittori e poeti devono stare invece il più possibile in mezzo alla gente, perché è di questo che si occupa ogni genere di letteratura, che lo si creda o no, dal romanzo horror al fantasy, da quello di fantascienza al sentimentale: dell’umanità, delle persone, ecco di cosa si occupa la letteratura e il narrare, in buona sostanza, della vita stessa.
(Da "Come promuovere il proprio libro" di Galassia Arte)

E' compito dell'autore, almeno finchè non è un personaggio noto, darsi da fare per le proprie pubblicazioni. Potremmo definire l'operazione una sorta di Public Relation Management applicato al mondo della carta stampata. Marketing allo stato puro.
E le idee sono tante: dall'invio massivo di copie gratuite a giornali, agenzie, riviste e chi ne ha più ne metta, alle presentazioni lungo tutto lo stivale - ovviamente (quasi) tutte organizzate dall'autore esordiente -, dai blog e altre amenità tipiche del mondo internettiano ai booktrailers su YouTube.

Lato nostro il blog c'è. Già, proprio quello che state leggendo. Riguardo l'universo mediatico sono effettivamente favorito, visto che la vicenda parla da sola: si tratterebbe solo di ravvivare un po' la fiamma.
Per le presentazioni in libreria buio assoluto... non che mi tiri indietro, ma non saprei dove iniziare. Su questo Antonella mi ha già promesso una mano, cosa che io accetto volentieri (anche se un po' mi dispiace visto che già si deve barcamenare tra milioni di scadenze e impegni).
Altre idee sono in pentola, magari ne parleremo proprio in queste pagine.

Resta un'idea alquanto sfiziosa, alla quale forse dedicherò qualche ora di lavoro: il BookTrailer, ossia un filmato stile trailer cinematografico con l'biettivo di catturare l'attenzione del potenziale lettore su trama e finalità del testo.
Interessante. Con il montaggio video me la sono sempre cavata bene e ho subito trovato un'idea avvincente, almeno credo. Purtroppo molti frammenti video utili allo scopo non sono più disponibili, quindi dovrò fare un po' di fatica in più per reperire quello che mi serve, speriamo con qualche risultato utile. Ora sto litigando con VLC per fargli capire che un frammento multimediale è composto da un audio e un video che, stranezze della vita, sono normalmente miscelati insieme. Spero che il mezzo informatico non infierisca su una situazione già di per sè complicata.
Nell'attesa tenetevi sintonizzati su questi schermi...

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