Bazzicando su internet (ogni tanto fa bene alla salute) ho trovato una piccola pubblicazione dal titolo altisonante "La banda larga di Telecom Italia" e caratterizzata da una copertina basata sulla sempreverde banda bassotti, ovviamente contestualizzata con le caricature dei vari Tronchetti & co. La pubblicazione è firmata da un certo Joe Basilico, pseudonimo di uno - o forse più di uno - insider del gruppo Telecom Italia.
Interessante. Soprattutto perchè molte delle indiscrezioni che si possono leggere qua e la' nella rete - già perchè il libro sembra introvabile a causa di oscuri signori che starebbero acquistando tutte le copie in tutte le librerie di Roma -, erano davvero argomento di discussione davanti alle varie macchinette del caffè.
Mi ricordo in particolare il trasferimento a Milano consigliato a tutti i dipendenti della vecchia Security. Perchè anche io sono stato oggetto di questa attenzione: condizioni effettivamente interessanti, addirittura premi e incrementi di stipendio durante l'ultimo tentativo messo in opera alla fine del 2004 (ne ho avuti tre).
In tre abbiamo deciso che non era il caso. In tre siamo rimasti a Roma.
Mi ricordo in particolare il trasferimento a Milano consigliato a tutti i dipendenti della vecchia Security. Perchè anche io sono stato oggetto di questa attenzione: condizioni effettivamente interessanti, addirittura premi e incrementi di stipendio durante l'ultimo tentativo messo in opera alla fine del 2004 (ne ho avuti tre).
In tre abbiamo deciso che non era il caso. In tre siamo rimasti a Roma.
La domanda era spontanea: cui prodest? La questione era seria: si doveva stare a Milano perchè l'azienda, in quel momento, viveva e respirava l'aria milanese. Una decisione strategica che qualche vecchio dirigente giustificava come un mezzo necessario per allontanare il colosso dalle influenze politiche dei salotti romani:
"Il fatto è che quando Tronchetti si insedia in Telecom è debole. Debole non per l'indebitamento, come tutti pensano. Ma per il suo isolamento nel mondo politico, economico. Tronchetti non piace alla politica. Ne è distante e questo non è gradito. Non capisce la politica di Roma e questo è un problema."
(La Repubblica, 21 luglio 2008
(La Repubblica, 21 luglio 2008
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