Sembra ieri che gli articoli scandalistici su Tavaroli&co titolavano sull'ossessione della Security di Telecom nei confronti di vip e aziende concorrenti. Una rete di personaggi che si occupavano di frugare all'interno dei sistemi informatici in loro dotazione per fini non del tutto istituzionali raccolti poi all'interno di oscuri dossier.
E' notizia di poco tempo fa che un altro "insider" dell'Agenzia delle Entrate si occupasse di tali attenzionamenti. No, in questo caso non c'entra nulla Telecom e le sue presunte malefatte, si parla invece di un vero e proprio sportello informativo per farsi gli afferi altrui allestito con molto tatto all'interno degli uffici di Milano 1.
Era difficile infatti che un via vai di persone così autorevoli passasse così inosservato: Paolo e Cesare Maldini, Walter Zenga, Dj Ringo, o altri del mondo dello spettacolo. Tutti in fila per far visita a un semplice funzionario del Fisco.
E cosa chiedevano questi personaggi così desiderosi di conforto? La solfa sembra essere sempre la stessa. Saperne di più.
Saperne di più di un potenziale socio in affari, di qualche personaggio che si doveva incontrare, magari anche di qualche amico. L'intramontabile "conosci il tuo nemico" che il generale Tzu ripeteva con saggezza nel suo "L'arte della Guerra".
Emblematica la telefonata di Paolo Maldini dello scorso 26 gennaio che sembrerebbe riportata anche nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari di Milano: «Visto che si tratta comunque di... sì di un impegno economico abbastanza...». Il funzionario del Fisco: «Notevole». Maldini: «Sì... eh... volevo fare una piccola... verificare su Alessandro eh... Come si può fare (...) Su di lui si può fare una verifica eh... fiscale su di lui... Nel senso se ha avuto problemi con la giustizia ad esempio eh. .. Oppure se ha avuto problemi con il fisco... Giustizia posso chiedere a qualcun altro, so già a chi».
Ovviamente dobbiamo aspettarci tutti gli accertamenti del caso, ma non mi stupirei se ne uscisse fuori una specie di centrale dello spionaggio "fai-da-te", ossia senza quegli oscuri intermediari che fino ad oggi avevano popolato la scena degli attenzionamenti privati: agenzie investigative, spioni privati e, in alcuni casi, direttamente le security aziendali.
Chissà, forse ha ragione Fabio Ghioni quando dice che "Nel business Tutti spiano Tutti" e, in qualche maniera, le informazioni fornite dalla Procura sembrano confermarlo. Poi è possibile che diventi la solita "bolla di sapone", anche in virtù dell'eccessiva esposizione mediatica che una situazione del genere potrebbe creare (si ricordi la precedente Vallettopoli).
A differenza del caso Telecom comunque una buona notizia sembra esserci: ad oggi Maldini e tutti gli altri vip non risultano indagati. E forse non lo saranno mai.
Chi ci protegge dal dossieraggio tecnologico?
3 settimane fa
Nessun commento:
Posta un commento