Tra le tante voci ci sono anche le biografie: più o meno complete ma abbastanza utili per capirne di più su determinati personaggi e sulle loro attività. Purtroppo anche sulla malafede e sulla faziosità di determinati autori.
Tempo fa Wikipedia ha riportato per qualche settimana un'informazione all'interno della biografia di Andrea Monti:
La sua immagine di "voce fuori dal coro" e di difensore delle libertà digitali è stata recentemente compromessa dalla sua scelta di difendere con tenacia Andrea Pompili, presunto pirata informatico coinvolto nello scandalo Telecom-SismiTralasciamo l'aspetto personale dell'infelice dichiarazione: potremmo parlare di alcuni principi base della nostra costituzione, potremmo parlare di disinformazione e faciloneria, potremmo parlare di esagerazioni e anche di presunta diffamazione.
In realtà quello che più mi aveva colpito era la cattiveria e la tendenziosità dell'affermazione che non coinvolgeva me, ma una persona che è un mio amico e che, in virtù di questa amicizia, ha sempre voluto credere in me, mantenendo un'oggettività e una correttezza che ho visto raramente in altri professionisti del settore.
Ricordo quando ricevetti la prima visita a casa mia da parte delle forze dell'ordine, lui mi chiamò per altre ragioni proprio durante la perquisizione. Al nome sono tutti trasaliti: "Non ti farai mica difendere da lui? Lascia perdere! E' un (omissis) che tiene solo al suo onorario. Basta vedere la macchina che c'ha!".
Poi Andrea è diventato il mio avvocato. Io gli avevo semplicemente chiesto se era disponibile e lui ha fatto di più: ha immediatamente interrotto tutti gli altri mandati, che potevano entrare in conflitto con la mia posizione, e ha scelto di difendere solo me.
Con questo non voglio perorare la mia causa, voglio semplicemente spiegare perchè ci siamo trovati insieme. Perchè l'incauto autore di Wikipedia aveva ragione su una cosa: la tenacia. Anche se durante un'indagine preliminare è difficile essere efficaci, almeno quella l'ha sempre dimostrata, con quel misto di preoccupazione che ha reso tutto molto più umano.
Ma ora qualcuno vuole far diventare la sua scelta una croce. E questo non posso permetterlo, non nei confronti di un amico.
Fortunatamente qualche avventore si è reso conto del problema e ne ha tratto delle conclusioni molto interessanti qui. Anzi, ne è uscito qualcosa di più interessante, perchè l'autore di quell'inserimento lo ha fatto come anonimo da una connessione anonima. E poi qualcuno dice che siamo portati a pensare sempre male...
P.S. E' ad Andrea che in qualche modo devo l'opportunità di questo libro. Come? Ricordo ancora quel lontano 30 aprile del 2007. Ero appena sceso dal diretto Milano-Roma con il mio sacco nero da ex-galeotto quando mi chiamò per farmi sentire il suo entusiasmo: "Beh Andre' ora non ti resta che scrivere un libro". Mi prendi in giro. "No guarda, tu sai scrivere bene in italiano, se ti ci metti vedi che qualcosa di buono ne esce fuori". Vabbeh domani comincio a buttare giù qualcosa.
3 commenti:
ho saputo che questo blog lo leggono anche da chicago...wow
sopratutto escludo - sempre dalla sua biografia su wikipedia - che:
"È attualmente il direttore del settimanale Oggi."
Ehi! Ma che auto ha Andrea? ;-)
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